VENTIMIGLIA, L’ECONOMIA BLU CHE COLLEGA ITALIA E MONACO

Al convegno in partnership con The Way Magazine, 98000 Green Vision ha presentato proposte e progetti in atto per la salvaguardia dell’ambiente. I saluti del principe Alberto II di Monaco e l’intervento dell’ambasciatore italiano Giulio Alaimo.

C’è un progetto di una nave che eliminando plastica può generare energia pulita dai rifiuti del mare. C’è un hotel green galleggiante che attualmente è in costruzione in Malesia ed è destinato a cambiare le regole dell’hotellerie mondiale. Questa è la blu economy di cui si è parlato al Forte dell’Annunziata a Ventimiglia, “Lo sviluppo di un’economia blu sostenibile“, organizzato dalla società 98000 Green Vision di Monaco, con il patrocinio del Comune della città di frontiera e la media partnership di The Way Magazine.

All’incontro hanno preso parte numerose autorità anche politiche, come il sindaco di Ospedaletti, Daniele Cimiotti, oltre al Commissario Prefettizio di Ventimiglia Samuele De Lucia, l’ex sindaco Gaetano Scullino, l’ambasciatore italiano a Monaco Giulio Alaimo e il vescovo di Ventimiglia monsignor Antonio Suetta.

Il convegno, organizzato dall’event manager Chiara Osnago Gadda e dall’associazione monegasca “98000 Green Vision“, presieduta da Rino Raho, con il patrocinio del Comune di Ventimiglia, ha visto gli interventi del commissario prefettizio Samuele De Lucia, dell’ambasciatore italiano a Monaco Giulio AlaimoGuillaume Rose, direttore generale esecutivo Monaco Economic Board (MEB), Claudio Genovese, chief ​executive​ officer Aura Capital Partners, che ha presentato il progetto avveniristico di una delle società della sua holding, Tayrona Capital Group. L’impresa a cui si sta lavorando in Asia è un hotel galleggiante completamente green ed eco-sostenibile. A fare il punto sullo stato di avanzamento dei lavori in Liguria è stato l’ingegnere Marco Cornacchia, direttore del porto Cala del Forte di Ventimiglia, l’architetto Marco Filippo Alborno, progettista del porto di Ventimiglia, il sindaco di Ospedaletti Daniele Cimiotti e il professore Alessandro Arioli, agronomo e ambientologo, nonché direttore del dipartimento D.A.F.E.E.S Torino.

Sulla sostenibilità ambientale, Guillaume Rose, che guida uno degli enti più importanti dell’universo economico monegasco, ha evidenziato gli obiettivi del Principato, dove un fondo apposito creato nel 2016 sostiene le aziende a convertire la propria produzione, intraprendendo iniziative di transizione ecologica. Gli obiettivi futuri vanno dalla riduzione del 55% entro il 2030 di emissioni di gas serra fino alla completa de-carbonizzazione entro il 2050, se non addirittura 2040 come auspicato dal principe Alberto II. A Monaco,

Lo stesso vale per il porto di Cala del Forte e del recente progetto per il porto di Ospedaletti, altro comune ligure in riviera. Lì si cerca di ottimizzare i consumi, rivolgendosi a fornitori che garantiscano una produzione sostenibile dell’energia.

L’ambasciatore Giulio Alaimo ha sottolineato l’importanza degli scambi bilaterali tra l’estremo ponente della Liguria e il Principato di Monaco, nel quale ogni giorni oltre 5mila italiani si recano per raggiungere il proprio posto di lavoro.

Senini, azineda di Brescia, si è distinta quest’anno ai 98000 Green Vision Award per l’innovazione della tecnocanapa, un materiale che ha capacità isolanti termo-acustiche per utilizzi nella bio-edilizia.Il presidente dell’associazione organizzatrice, 98000 Green Vision, Rino Raho, conclude: “La ragione per cui siamo qui è unire con progetti i comuni rivieraschi per arrivare a una direzione stabile sulla sostenibilità. L’attenzione al mare che c’è nel Pricinpato anche a me stesso ha insegnato il rispetto e l’idea che l’imprenditoria possa seguire una linea blu”.

Fotoservizio di Sergio Giovannini.