VACANZE SÌ, MA CON PRUDENZA: TURISMO DI PROSSIMITA’ E SOGGIORNI BREVI, CON UN OCCHIO ATTENTO AL PORTAFOGLIO

La banca N26 fotografa i trend dell’estate italiana, tra preoccupazioni per le spese e voglia di essere più green

  • Oltre la metà degli italiani (56%) trascorrerà le vacanze in Italia
  • Finita l’era delle 3 settimane di ferie: preferiti i soggiorni brevi (20%) e le partenze non programmate, agosto rimane il mese centrale
  • Lo stress finanziario non va in vacanza: solo il 18% degli intervistati si dichiara sereno per lo stato delle finanze dedicate a viaggi e svaghi estivi
  • Budget: fino al 40% del reddito mensile, in linea con i vicini europei di Francia e Spagna
  • Vacanza a impatto zero: l’impatto ambientale è importante per l’81% degli intervistati e il 50% è disposto a pagare +10% per vacanze più green

Milano, 19 luglio 2022 –  N26, la banca 100% digitale, traccia un profilo degli italiani in vacanza: non ancora del tutto fuori dall’incubo della pandemia, l’estate 2022 sarà caratterizzata dalla cautela.

Sia nella definizione del budget destinato al periodo più atteso dell’anno che nella programmazione, i trend emersi dall’analisi dei dati* e dalla survey condotta a livello europeo ** da N26 rimangono coerenti con una ripresa post pandemia che si rivela lenta e caratterizzata da vecchie e nuove minacce affacciarsi da più fronti.

Budget per l’estate e stress finanziario

I budget per le vacanze sono un aspetto cruciale per chiunque decida di partire e negli ultimi anni la pandemia ha costretto tutti a ripensare le spese per viaggi e spostamenti.

D’altra parte, l’inflazione e l’incertezza economica sono un tema che potenzialmente spinge alcuni a contenere le spese e in generale ha un impatto sulla tranquillità verso le proprie finanze.

Secondo i dati di N26, questa preoccupazione non si riduce quando si tratta di programmare o di godersi le proprie meritate vacanze: rispondendo alla domanda “Prima di partire o durante il viaggio, ti preoccupi per lo stato delle tue finanze?”, solo il 18% degli italiani si dichiara sereno, con il restante 82% di rispondenti composto da un 43% “sempre preoccupato”, e seguito dal 17% e dal 22% dei rispondenti, preoccupati spesso o occasionalmente per il budget dedicato a questo periodo.

Interessante rilevare come l’ansia per le spese cambi solo leggermente con l’età: Zoomers e Millennials sono la fetta di popolazione che si dichiara costantemente preoccupata per le proprie finanze (ben il 72% dei partecipanti dai 18 ai 29 anni), una tendenza che con l’età diminuisce solo leggermente e che interessa ad esempio il 60% dei rispondenti tra i 50 ei 59 anni. Non siamo i soli, però, a vivere questa situazione: prima di noi la Spagna, con il 46% dei rispondenti che dichiara di essere sempre preoccupato.

Una preoccupazione che si riflette direttamente sul budget dedicato alle vacanze: due terzi degli intervistati in Italia, infatti, afferma che spenderà in vacanza fino al 40% del proprio reddito mensile, equamente distribuiti tra chi destinerà tra il 5% e il 20% (29% dei rispondenti) e chi invece ha programmato una spesa tra il 21% e il 40% (27% dei rispondenti).

Anche in questo caso, dati in linea con i vicini di Spagna e Francia, che assieme a noi, quest’anno andranno in vacanza con un budget più basso, se comparato a quanto dichiarato dal 53% degli intervistati di Germania e al 54% di Austria che dedicano alle vacanze oltre il 41% del loro reddito mensile.

Destinazioni: è ancora estate italiana

Prudenza anche nella scelta delle destinazioni: una buona notizia per gli operatori del turismo locale visto che anche nel 2022 si preferiscono i luoghi vicino casa.

Interrogati sulle aree di preferenza, infatti, oltre la metà dei rispondenti (56%) ha dichiarato che rimarrà in vacanza nel Bel Paese. Solo il 27% ha scelto di esplorare l’Europa: al secondo posto, con grande distacco rispetto alle mete nostrane con il 16% delle preferenze, troviamo i Paesi del Sud Europa, seguiti dal Nord Europa e i tipici scenari naturalistici mozzafiato (11%).

Prenotazioni: più spontaneità e meno programmazione

Per via delle nuove abitudini acquisite, della precarietà data dal contesto storico o semplicemente di un nuovo mindset, è emersa una netta propensione ad abbandonare la storica formula delle tre settimane consecutive che ha caratterizzato per anni l’estate nella penisola, scelta solo dal 4% degli intervistati. Il 20% ha prenotato piccoli e isolati viaggi, fughe brevi per staccare dal quotidiano.

Anche dal punto di vista della programmazione, assistiamo a un significativo cambiamento: ben il 37% degli italiani non ha prenotato e non prenoterà, partendo all’avventura e rinunciando alla sicurezza di ferie assicurate già dai primi mesi dell’anno, addirittura il 20% non sa ancora se partirà.

Non cambia invece il periodo del cosiddetto esodo italiano. Il 56% del campione, infatti, prevede di fare le vacanze nei mesi di luglio e agosto.

Lo scenario voli e treni

La situazione di compagnie aeree e aeroporti in queste ultime settimane ha messo a rischio le partenze di molti italiani, che prevedibilmente rispetto allo scorso anno sono tornati a spendere per mezzi come aerei e treni.

I dati di N26 relativi alle prenotazioni su voli e treni nel 2022 confermano questo trend, con un picco in termini di importo medio speso per transazione e numero di transazioni presso le compagnie aeree a maggio 2022, che registrano rispettivamente +24% e  +7% rispetto a inizio anno. In questo mese infatti gli italiani hanno speso in media 256,65 euro per transazione con le compagnie aeree, una media che sale quando ad acquistare sono gli over 60. Dati positivi che potrebbero purtroppo scontrarsi con la situazione in corso negli aeroporti: in caso di ritardi o cancellazioni dei voli aerei, purtroppo molto frequenti in questa estate 2022, prima di partire è sempre opportuno informarsi sulle modalità  per ottenere un risarcimento, come  previsto da specifiche normative UE.

Il trend positivo negli acquisti, in ogni caso, si conferma anche per i treni, con l’aumento dell’importo medio per transazione presso i commercianti di ferrovie e autobus, cresciuto del 35% a maggio 2022 rispetto a inizio anno.

Vacanza a impatto zero

Nonostante la preoccupazione relativa allo stato delle proprie finanze anche in vacanza, il percorso intrapreso da molti italiani verso uno stile di vita sempre più sostenibile non si interrompe e l’81% degli intervistati da N26 afferma di considerare importante il proprio impatto sull’ambiente.

Interrogati su quanto sarebbero disposti a spendere in più per una vacanza a impatto zero, il 50% si dichiara disposto a pagare fino al 10% in più per riuscire ad azzerare il proprio impatto, con una maggiore incidenza della quota femminile, l’82% dei rispondenti e della Gen Z (tra i 18 e i 24 anni) con il 64% dei rispondenti.

Sorprendentemente, la disponibilità a investire in questo obiettivo oltre il 10% in più vede in prima linea la Gen X, tra i 40 e i 49 anni, con il 54% dei rispondenti, probabile espressione di una maggiore disponibilità economica o testimonianza che il tema ambientale sta piano piano diventando verticale, coinvolgendo tutte le generazioni.

*Lo studio si basa sull’analisi di N26 dei risultati aggregati e resi anonimi emersi dalle risposte di 1.449 clienti austriaci, 2.330 francesi, 2.075 tedeschi, 1.367 italiani e 1.712 spagnoli ad un questionario a partecipazione volontaria. Il questionario è stato inviato digitalmente tramite le newsletter N26 nel periodo tra maggio e giugno 2022. I partecipanti sono stati informati che il sondaggio è anonimo e senza domande intese a identificarli direttamente, come la richiesta di nomi o indirizzi e-mail. Nessuna informazione di identificazione personale dei partecipanti e delle loro risposte era e sarà collegata ai partecipanti e tutte le risposte sono state e saranno trattate con riservatezza. I partecipanti sono stati informati che i risultati del sondaggio possono essere pubblicati sotto forma di statistiche e che in questo caso i dati verranno aggregati combinando tutte le risposte singole.

**L’indagine è stata condotta da N26 su un campione di clienti pari a oltre 80.000 individui in Austria, oltre 400.000 in Francia, oltre 600.000 in Germania, oltre 270.000 in Italia e oltre 150.000 in Spagna, nel periodo tra gennaio 2021 e maggio 2022. In questo sondaggio per “transazioni” inerenti al comparto del turismo si intende l’importo medio speso in acquisti online sui principali siti di operatori categorizzati come “Compagnie Aeree” così come “Compagnie Ferroviarie” e “Linee di Autobus”.