SCOMPARIRE NELLA NATURA

Una casa scolpita, più che costruita. Hourglass Corral completa il complesso residenziale e agricolo di 90 000 mq firmato da DECA Architecture sull’isola greca di Milos. Una serie di spazi in continua evoluzione, intrinsecamente plasmati dalle condizioni naturali del suo sito

Antonella Mazzola

Hourglass Corral, Milos, Greece – Photo © Yiorgis Yerolymbos

Bellezza, potenza, discrezione emergono laddove l’architettura quasi sparisce, incastonata in una superficie totale di 90.000 metri quadrati, e le regole geometriche incidono con impatto minimo e consapevolezza massima la natura di Milos. Iniziato dieci anni fa e recentemente completato dallo studio ateniese DECA Architecture, il complesso residenziale e agricolo Voronoi’s Corrals entra in comunione con la morfologia geologica e reinterpreta l’eredità locale creando spazi dove destinazioni d’uso tradizionali, colture e natura intrecciano i loro confini materiali e visivi con un concetto di turismo residenziale inedito e senza dubbio illuminato.

“Corral” significa recinto, e il modello Voronoi si ispira al principio della divisione del terreno in zone monofunzionali – esistenti da secoli sulle isole greche – delimitate con pietre e calcestruzzo bianco. I progettisti hanno ridisegnato l’intero paesaggio sulla base del diagramma del matematico russo Georgy Voronoi, dividendo lo spazio metrico in cinque zone distinte secondo l’equidistanza tra i punti adiacenti. Ogni cella è stata progettata in base al proprio microambiente e alle strategie di sostenibilità applicabili.

In questo modo, l’Immersion Corral è una residenza privata che si presenta come un plateau a ridosso di una scogliera di tufo bianco e calcare, l’Orchard Corral preserva la vocazione del suolo agricolo, regolarmente coltivato per diverse generazioni, ospitando il più grande uliveto dell’isola, il Preservation Corral e l’Isolation Corral conservano esemplari di coltivazioni e di natura in via d’estinzione.

C’è poi l’Hourglass Corral, l’ultima e più grande aggiunta residenziale che mutua dall’intero progetto lo sviluppo dei modelli geometrici Voronoi, facendo corrispondere a ogni cella un uso ben definito, sia esso uno spazio comune, una camera da letto, un cortile esterno o una tettoia ombreggiante. Il nucleo delle celle è costituito da lucernari circolari controllati con sistemi meccanici a diaframma che emergono dal tetto piantumato per catturare la luce solare e riversarla verticalmente nelle stanze ipogee.

L’espressione poderosa del recinto esterno se da una parte anticipa la strategia progettuale sottostante, dall’altra ingloba, mimetizzandoli, i volumi residenziali nel suo paesaggio. Di fatto, dall’alto, i lucernari risultano essere i principali indizi dell’abitabilità. Gli spazi interni, minimali ed essenziali, sorprendono per le inattese geometrie, i cambi di livello, le stupefacenti viste, le pareti verticali immacolate e l’uso di pietre e marmi, in continuità e in dialogo con le pietre locali e il cemento dell’ambiente esterno.