Tony Lombardo global ceo di Lendlease “La nostra roadmap verso le emissioni zero assoluto: la collaborazione è la chiave per affrontare la crisi climatica”
Milano, 1° ottobre 2021 – Investitori, sviluppatori e costruttori nell’ambito del real estate devono lavorare insieme, per affrontare il cambiamento climatico con lo stesso grado di urgenza con cui il comparto ha risposto alla pandemia globale Covid-19. Questo è stato l’appello lanciato oggi, venerdì 1° ottobre, dal Global Chief Executive and Managing Director di Lendlease, Tony Lombardo, rivolto al pubblico di leader del settore e ai rappresentanti del governo a Milano.
In occasione dell’evento organizzato da Green Building Council, “Driving the Change – GBC Italia for COP26. Cities, Regions & Built Environment Day”, realizzato nell’ambito della Conferenza Preparatoria Pre-COP 26 di Milano, tenutosi presso Milano Innovation District (MIND), il manager di Lendlease, gruppo quotato alla borsa di Sidney, ha lanciato l’appello per il clima e affermato l’impegno di Lendlease.
“Le direttive scientifiche disposte a livello mondiale – ha affermato Tony Lombardo – non lasciano spazio a dubbi. Il cambiamento climatico causato dall’uomo è reale, attuale e andrà peggiorando fino a diventare catastrofico, se non agiamo con lo stesso senso di urgenza con cui abbiamo risposto alla pandemia globale”.
Pre-COP 26 è in corso a Milano e anticipa di un mese esatto l’evento ufficiale COP 26, che si svolgerà a Glasgow nel mese di novembre. Il settore dell’edilizia è responsabile dell’emissione di circa il 40% di gas serra; e Lombardo ha evidenziato che soltanto una maggiore collaborazione tra investitori, sviluppatori, costruttori, partner della supply chain e gestori di proprietà e infrastrutture sarebbe in grado di contrastare il problema alla portata e al ritmo richiesti.
Lendlease, gruppo internazionale del real estate, rigenerazione urbana e investimenti, è impegnato a diventare una delle aziende allineate alla strategia di contenere il surriscaldamento globale sotto 1,5° C e intende raggiungere zero emissioni nette di carbonio entro il 2025 e zero emissioni assolute di carbonio – senza compensazioni e attenuanti – in tutta la sua attività, entro il 2040.
“Obiettivo assolutamente ambizioso, che Lendlease potrà raggiungere solo lavorando insieme ai propri partner nelle istituzioni pubbliche, nelle diverse aziende e nella società civile” ha chiarito Lombardo annunciando la sigla di un’importante partnership, con Stora Enso, uno dei leader globali nella produzione di legname sostenibile, volta a potenziare l’utilizzo di materiali da costruzione ecologici nelle più rinomate città del mondo.
Proprio oggi a Milano, a MIND, Lendlease ha infatti siglato l’accordo di collaborazione con Stora Enso, sede a Helsinki, fornitore di soluzioni rinnovabili per l’industria delle costruzioni, che produce ogni anno oltre 5,6 milioni di metri cubi di prodotti a base di legname.
L’accordo riguarderà tre aree cardine: Ricerca e Sviluppo per prodotti in legname sostenibile, tra cui il legno lamellare a strati incrociati (CLT), le nuove modalità di utilizzo dei materiali per la costruzione e la loro disponibilità sul mercato globale.
La partnership consolida ulteriormente il legame tra Lendlease e Stora Enso, che nell’ultimo decennio hanno collaborato per la costruzione di otto edifici in legname sostenibile in città quali Londra, Sydney e Brisbane, proponendo un modello vincente per l’industria edilizia per ridurre il proprio impatto ambientale. Infatti, oltre ad essere solido, leggero e resistente al fuoco e agli urti, il legno sostenibile contiene molto meno carbonio incorporato rispetto ai materiali da costruzione tradizionali come acciaio e cemento.
“Stora Enso è un leader mondiale indiscusso nello sviluppo di prodotti a minor impatto ambientale e il suo contributo è particolarmente rilevante all’interno della nostra Roadmap to Absolute Zero Carbon e nella sfida più ardua, per il settore del real estate a livello globale, verso l’azzeramento delle emissioni di carbonio” ha spiegato Lombardo illustrando la via che Lendlease intende perseguire per arrivare all’obiettivo di emissioni zero assoluto.
Lendlease sta già convertendo l’intera attività verso l’utilizzo di elettricità rinnovabile e sta abolendo l’impiego di combustibili fossili, come ad esempio il red diesel, nei cantieri, oltre a passare dal gas alle fonti di energia rinnovabile per riscaldare e alimentare le costruzioni. Lendlease è stata anche la prima azienda nel settore del real estate a aderire a ResponsibleSteel e all’iniziativa SteelZero.
A Milano, Lendlease sta sviluppando il Milano Innovation District (MIND), dove si è tenuto oggi l’evento di Green Building Council. Ospitato nell’ex sito di Expo 2015, MIND è destinato a diventare un distretto leader dell’innovazione dove convergeranno le nuove frontiere della tecnologia e delle bio scienze. Uffici, laboratori, nuove abitazioni, negozi e spazi pubblici sorgeranno a fianco alle istituzioni pubbliche in un quartiere in cui il design sostenibile sarà una caratteristica primaria e dove vivranno e lavoreranno fino a 60.000 persone ogni giorno.
Lendlease a Milano sta inoltre sviluppando Milano Santa Giulia, un quartiere che si estende per oltre 110 ettari nella zona sud-est della città. Si tratta di un progetto a uso misto – terziario e residenziale -, con una capacità potenziale di 2.500 nuove abitazioni, accanto a un nuovo hub che include uffici commerciali, punti retail e per l’intrattenimento, che sarà progettato con criteri sostenibili, tra cui l’obiettivo di zero emissioni di carbonio e la certificazione WELL building standard. Il piano include anche circa 30 ettari di parco, destinato a diventare il terzo parco urbano più grande della città di Milano.
“Sia che si agisca a livello globale o locale” ha affermato Tony Lombardo a conclusione del suo intervento “nessuna azienda o paese è abbastanza grande da affrontare da solo il cambiamento climatico. Lendlease ha focalizzato l’attenzione sul purpose Absolute Zero Carbon entro il 2040, ma avremo bisogno che tutti i nostri investitori, clienti, partner della catena di approvvigionamento e persino i nostri concorrenti ci affianchino in questa mission se vogliamo vedere il cambiamento alla portata e alla velocità richiesti durante questo decennio cruciale per l’azione in favore del clima”.